sabato, novembre 26, 2011

Alchimia

Da quello che dicevano i greci la parola alchimia vuol dire "fondere", "colare insieme", "saldare". Ed è quello che succede nelle relazioni. Quando due persone si incontrano, si scontrano, si toccano, è li che si inserisce il significato di alchimia. Nel gioco che si instaura tra due persone, quell' attrazione, quegli sguardi, è tutto lì.
Se si riesce ad inserire quell'alchimia allora non ci sono scuse che reggono. Non dico che sia tutto riassumibile in quello, certo non è mica così semplice. Sto parlando, però, dei primi approcci con una persona. Per quanto possa far finta di niente, lo capisci benissimo se c'è o non c'è quella alchimia di cui parlo. Io credo che sia la risposta ad ogni minimo dubbio. Anche perchè altrimenti bisognerebbe stare a spiegare troppe cose, mentre invece dovrebbe avvenire tutto in modo molto semplificato e naturale. Ne sono estremamente convinta. Se c'è alchimia nessun genere di comportamento sarà errato, nessuna parola sarà fraintesa e nessuna spiegazione sarà necessaria. In fondo non esistono mosse sbagliate se la persona è quella giusta.

giovedì, novembre 10, 2011

Venere

Ci sono quelle situazioni in cui è necessario un passo indietro.
Quando la situazione non è così chiara.
Quando non vale la pena combattere, oppure quando non abbiamo le forze necessarie per farlo.
Un passo indietro non significa una ritirata. E' consapevolezza di avere dei limiti, è per raccogliere le idee, per riprendere fiato, perchè qualcosa ci sta soffocando.
Un passo indietro.
Sia perchè, a volte, le cose viste con la giusta distanza appaiono in maniera diversa; sia perchè con un passo indietro ci si prende un po' di tempo per pensare.
O, semplicemente, non è nel nostro carattere essere in prima linea.
Lasciando che gli eventi facciano il proprio corso, guardarli passare e non fare nulla.
Senza che nessuno se ne accorga, senza disturbare.
A me piace stare un passo indietro, un po' come fa Venere con la Luna: se ne sta lì, un passo indietro e la lascia splendere, consapevole che chi la conosce davvero sa della sua reale grandezza.

giovedì, novembre 03, 2011

diciotto mesi

Posso benissimo annunciare la fine del mio personale periodo di lutto.
Ai tempi di mia nonna, per il decesso del coniuge bisognava rispettare il lutto per diciotto mesi. In questo periodo non si poteva uscire, nè incontrare gente se non all'interno delle proprie quattro mura. Bisognava vestirsi di nero almeno per tutto il periodo se non di più.
Detto questo, le mie considerazioni vanno oltre: non mi sono vestita di nero, non sono restata all'interno della mia stanza e tantomeno non ho incontrato gente, anzi tutt'altro.
Ma la mia elaborazione è stata altresì difficoltosa. E guarda caso ho rispettato i mesi che indicava la tradizione.
Il suo allontanamento è stato per me davvero uno momento difficile, mi sono trovata di fronte all'impossibilità sostanziale di accettare il significato emotivo della perdita relazionale. Ma sono sopravvissuta, l'ho elaborata la perdita, eccome se l'ho fatto. Ho voluto annunciarlo semplicemente perchè mi sento bene, bene davvero!
E sono felice di avercela fatta, da sola. Grazie perchè non ti ho più sentito; grazie perchè non ti sei fatto vedere. Anzi, meno male.

lunedì, ottobre 31, 2011

Lieto fine / parte seconda

Per un fantasioso gioco del destino mi trovo nell'esatta situazione di poco tempo fa: stesse sensazioni allo stomaco, stesso rammarico nell'ammettere  di aver perso qualcosa, stessa malinconia dilagante, con attori differenti. Di nuovo un destino che si sta divertendo alle mie spalle. Un' altra idea di principe azzurro che svanisce di fronte alla realtà dei fatti.
Mi chiedo una cosa soltanto: sono io ad essere poco furba o sono le altre ad esserlo troppo?
Probabilmente dovrò rivedere un attimino i canoni del mio uomo ideale, perchè, a quanto pare, man mano che mi capitano tra le mani va a finire che sono già promessi a qualcun'altra.
Un altro lieto fine che qualcun'altra si sta godendo.
Mio caro destino, permettimi di farti una domanda: per quale beffarda ragione continui a mostrarmi l'esistenza del mio ideale quando poi non posso ottenerlo?

martedì, ottobre 18, 2011

il peso della valigia

http://www.youtube.com/watch?v=_ER3SnabAJQParafrasando Ligabue.
Non potrei scegliere canzone migliore per chiudere questo capitolo.
Ho iniziato proprio da una valigia. L'ho aperta con non poche difficoltà. Ho messo a posto un po' di quello che c'era dentro. Altre cose le ho buttate. Ma prima di metterla a posto definitivamente dovevo compiere l'ultimo viaggio. Ironia del destino quando sono salita su quel bus, seduta sul sedile pensando se avessi fatto la cosa giusta, ecco la risposta: dalla radio stavano passando proprio questa canzone. Un piccolo riassunto di ciò che è stato.
-ti sei data, ti sei presa qualche cosa, chissà...-
Ecomi qui, ho dato, ho ricevuto, non so esattamente cosa, ma credo sia il momento di mettere a posto quella valigia. Ormai è piena di adesivi e non c'è più spazio per metterne altri.

venerdì, ottobre 07, 2011

Lieto fine

E' cominciato tutto per colpa di uno stramaledettissimo gioco adolescenziale.
Eravamo un gruppetto di amiche, nell'ora di buco al liceo. Tra i banchi a chiacchierare dell'ultima cotta, e di come avremmo voluto che fosse l'uomo perfetto. Allora provammo a disegnarlo: bello come il sole, biondo, occhi azzurri, lineamenti forti. Io lo disegnai così.
Mai pensando che potesse divenire realtà.
E invece me lo sono ritrovato di fronte. Esatta copia di quel disegno.
Non capivo perchè quella persona mi sconvolgesse tanto. Un senso di felicità immensa, diversa da qualsiasi emozione provata prima. Ma è durato un solo momento.
Di nuovo a fare i conti con la realtà.
Ho avuto, si, l'impressione che anche lui fosse coinvolto, ma probabilmente succedeva solo nella mia testa.
Fidanzato, figli a carico.
Il mio principe azzurro esiste, ma il lieto fine spetta a qualcun'altra.

giovedì, settembre 29, 2011

Parole rotolanti

Può una semplice canzone che non hai mai ascoltato prima, di cui non conosci le parole e che non arrivi a capire esattamente perchè di una lingua diversa dalla tua, farti capitolare?
A quanto pare si.
Come se si fosse rotta una scatola di biglie e che ora rimbalzano tutte intorno.
Mi rotolano in mente una sacco di parole disconnesse tra loro, potrei formarne al massimo un paio di frasi di senso compiuto, ma è come se non fosse abbastanza. Sento un impellente necessità di dire qualcosa, ma senza sapere cosa. La mia mente razionale in questo momento si sta interpellando con una balbettante e disconnessa me, pronta a cacciar fuori qualcosa che abbia un senso, ma pare senza successo. Avete presente quando avete studiato qualcosa e ripassate mentalmente ciò che dovete dire per paura di dimenticare anche una sola parola? Più o meno quello. Rotolano nella mia mente alcuni dei post precedenti. E' come se le parole che ho riversato qui sopra stessero ancora sospese in un ponte immaginario tra me e questo schermo. Forse perchè il vero destinatario non sa, e mi piacerebbe che sapesse. O forse no.
Prima o poi dimenticherò la sofferenza passata, no?
Sicuramente non durerà a lungo questo stato d'animo...
Non voglio permettere ad una canzone, a qualche parola rotolante, di crearmi uno spaesamento del genere.
Non voglio mandare a puttane tutto il lavoro che ho fatto su di me in questi ultimi mesi.
Non voglio cestinare il ben fatto per quattro stupide parole rotolanti...

vuoto a perdere

Sapevo che non ero cambiata, che ero sempre la stessa, e che forse non si cambia, semplicemente ci si adatta. M. Mazzantini.
E succede tutto inconsapevolmente.
Ti ritrovi a sorridere per le stesse cose che prima ti facevano piangere, ti ritrovi a pensare a tutto quello che hai passato e che hai soprattutto superato al di sopra di ogni aspettativa.
Impensabile allora, indispensabile adesso.
Nuove consapevolezze, nuovi obiettivi, che si muovono all'interno della tua quotidianità. Il tempo ha cambiato alcuni degli attori, ma il fil rouge della tua storia è sempre lì.
Un'altra te, differente dal passato solo per alcuni aspetti, non necessariamente disconnessi dal tuo essere. Un'anno di standby, una lunga pausa dal tuo io, ma pur sempre tu. Cambia solo la prospettiva con cui guardi te stessa e gli altri.
Si cresce sempre, in continuazione.
Ci si adatta al cambiamento, anche se costa caro abbandonare quello che in fondo non c'è più. Trattenere il passato a denti stretti non aiuta, bisogna lasciarlo andare.
Il cambiamento avviene senza che neanche te ne accorga. Te lo ritrovi in mezzo e a te non resta che trovare la posizione comoda per starci dentro.


http://www.youtube.com/watch?v=ixcYhTRRLyY&feature=share

lunedì, settembre 26, 2011

il tempo

Quello che più mi piace,è che nel tempo tutto si risolve,si aggiusta,si cicatrizza.Indipendentemente da quel che penso o faccio. C. Bukowski. Mi hanno sempre detto che il tempo aggiusta le cose, e va a finire che succede così. Seppure nel momento in cui ti viene detto non è esattamente quello che pensi, ma gli eventi poi, anzi prima o poi, va a finire che si sbrogliano da soli. Senza stare a pensare alle dinamiche, nè alle tattiche giuste per far evolvere le cose così come tu vorresti. Stai le ore ad arrovellarti il cervello attorno a parole, sguardi, mosse, ma sopratutto alle non parole, alle non mosse al significato di questo e quell'altro, e poi ti ritrovi in mezzo agli aggiustamenti fatti, e tu non fai null'altro che prenderne atto. Tutto qua. Anzi vieni addirittura sorpresa dalla fantasia che ci hanno messo in mezzo. Ti ritrovi attorniata da cose davvero inaspettate, guardandoti indietro vedi una strada che non avevi neanche mai immaginato di prendere. E tutto sommato......bene così.

lunedì, settembre 12, 2011

per quello che vale

Sembrava fosse amore, per il tempo che è durato. Ora la rabbia non c'è più, il risentimento non ha più posto in cui stagnare. I brutti ricordi cedono il posto, la loro visita è ormai terminata. Nessun rimorso, nè rimpianto. Una dolce nostalgia per quel ch'è stato, che, con non poca fatica, ho abbandonato. Così ti lascio andare via, finalmente. Ti auguro tutto il bene che qualcun'altra riuscirà a cacciarti fuori, ti auguro di vivere la vita che vuoi. I miei errori insieme con i tuoi sono sfumati. Non ne rimane neanche una briciola. Avrei dato tanto per te, avrei messo da parte il mio futuro per starti accanto. Avrei basato le mie scelte sulle tue, per non rovinare la tua felicità, perchè il mio unico intento era quello di vedere un sorriso sulle tue labbra. Condizionale obbligatorio perchè questo ormai non conta. Ma per te avrei fatto tutto in mio potere per non farti star male. Per quello che vale..

venerdì, settembre 02, 2011

L'urlo

Mi ritrovo ad aver affrontato anche l'ultimo fantasma, di persona; un faccia a faccia molto duro perchè c'era silenzio, un silenzio assordante. La mia bocca non aveva più fiato o forse la ragione mi aveva imposto di non gridare. Ma nella mia mente c'erano miliardi di scimmie urlatrici che rimbalzavano da una parte all'altra senza tregua. Persino Munch sarebbe rabbrividito alla vista della mia mente. Uno strazio. Come se il cuore non volesse più accettare la situazione che mi si prospettava dinanzi. Non si rassegnava al fatto che il suo grande amore non lo volesse più, che lo avesse dimenticato così definitivamente. Davvero uno strazio.
Dapprima sembrava che nulla mi facesse effetto; vedere lui, rivivere quei posti, rivedere la sua gente, sembravano non sorbire nessun effetto sulle mie emozioni. Almeno così credevo. Quando mi sono messa a letto, poi, nell'esatto momento in cui ho chiuso gli occhi ha avuto inizio la rivoluzione. à les armes! E via ad urlare. Centinaia di voci, tutte insieme; o forse qualcuna che gridava molto forte, o forse una sola... un grido straziante. Un operazione a cuore aperto senza anestesia. Il cuore batteva all'impazzata, ed a ogni battito se ne lacerava un pezzo. Via uno, un altro, un'altro ancora.
Poi un sussurro. Un respiro vicino al mio orecchio.
Non so dire se fosse sogno o realtà. Per un attimo ho aperto gli occhi, spaventata dalla sensazione della sua presenza; ed era lì, accanto a me. Un sogno reale o una realtà parallela. La sua voce, così vicina, ha pronunciato sussurrando: "tranquilla, sono io." Ho chiuso gli occhi. Silenzio.

venerdì, luglio 22, 2011

con indosso il mio sorriso migliore

Indossando il mio sorriso migliore affronto il mondo, affronto anche l'ultimo perchè.
Non so ancora a cosa veramente vado incontro, ma sono pronta a farlo, sono pronta ad andare avanti. Sono pronta a far in modo che le cose funzionino. Indossando il mio sorriso migliore farò in modo che nulla traspaia, dovrò cercare di essere più impassibile a ciò che mi si mostrerà davanti. Indossando il mio sorriso migliore comincerò un nuovo capitolo della mia vita. Indossando il mio sorriso migliore, verso una nuova me.

sabato, luglio 09, 2011

in realtà il tempo non risolve tutto

A più di un anno che sono single ho ancora delle cose da risolvere, ma se aspettassi che il tempo facesse il suo corso, forse, aspetterei chissà quanto. E invece ho deciso di riprendere la situazione in mano, ho deciso di ritrovare il mio io, che ho lasciato per troppo tempo in disparte. Il tempo, è vero, aggiusta le cose; ma arriva il momento che non puoi più stare ferma ad aspettare che faccia tutto da solo, arriva un momento in cui devi decidere se stare ferma o muoverti. Questo è il mio momento.

mercoledì, luglio 06, 2011

Salvataggio

Sono una fatalista, credo nel destino delle cose e credo che dietro ognuna che ne accade ci sia un motivo.
Ancora devo capirlo, ma sono certa che un motivo per avere incontrato lui in questo momento c'è. Altrimenti non potrebbe essere che uno come lui scelga di frequentare una come me. Non abbiamo niente in comune se non il fatto di dover essere salvati ciascuno dai propri fantasmi. La vera differenza sta nell'individualità: io ho bisogno realmente che ci sia qualcuno a dovermi salvare, me ne sono resa conto proprio conoscendolo. Odio doverlo ammettere ma ho bisogno del suo aiuto per poter annientare un passato che ancora mi marca stretta.
E vorrei ricambiare, perchè so che anche lui ne ha bisogno. Solo che non me lo lascia fare. Ho tentato in vari modi ma ogni volta ho come un muro davanti. Ma in fondo va bene così. Alla fine sono stata io ad aprirmi, perchè stavo annegando, ho alzato il braccio ed ho chiesto aiuto. Lui era lì e mi ha presa, ora non è detto che anche lui voglia risalire. Forse si trova bene in mezzo al mare del suo passato. E' probabile che il motivo per cui lui mi ha incontrata non è poi lo stesso.

Sai una cosa? Certe persone non vogliono essere salvate. Perché la salvezza implica un cambiamento.
E il cambiamento richiede uno sforzo maggiore dal restare uguali. Occorre coraggio per guardarsi allo specchio e vedere oltre il proprio riflesso. - G. Morrison.

mercoledì, giugno 22, 2011

Ieri

“Farewell, non pensarci e perdonami se ti ho portato via un poco d'estate con qualcosa di fragile come le storie passate: forse un tempo poteva commuoverti ma ora è inutile credo, perché ogni volta che piangi e che ridi non piangi e non ridi con me.„
E' il sentimento dell'estate che ti porta a vedere le cose in maniera diversa; non so voi, ma a me fa questo effetto. L'estate schiarisce la mente, forse perchè uno ce l'ha più leggera. Mi sono ritrovata, quindi, in equilibrio puro di indifferenza non voluta: non mi da più fastidio sentire il tuo nome, la tua città, il tuo cognome, o qualsiasi cosa che potesse far riferimento a te. Mi sono ritrovata a ricordare il passato con tenerezza, dei dolci ricordi di qualcosa che -finalmente- fa parte di uno ieri che ho molto odiato. Una stasi leggera, sorridente. Per questo motivo non ha più senso versare lacrime, inveire, ridere di te. Non fai più parte di me.

martedì, giugno 21, 2011

vendetta agrodolce

"un uomo che medita vendetta mantiene fresche le sue ferite" Francesco Bacone
Ed è una triste verità. Ho avuto alcune occasioni prima di questa, ma in fondo non le ritenevo adatte alla mia idea di vendetta. L'avevo ben pianificata, avevo esattamente in mente come sarebbe dovuto accadere. Conoscevo le parole che mi avrebbe detto, sapevo come sarebbe successo, una donna lo sa, lo sente. Sapevo anche come avrei risposto io, avevo il messaggio pronto da tempo. Ed è successo esattamente come lo immaginavo. L'ho detto prima, una donna lo sente. Non nascondo che nel momento in cui tutto si stava realizzando provavo un senso di godimento puro. Ma non è vero che la vendetta è dolce. Non credo per nulla che sia un piatto che va servito freddo. La verità è che la vendetta è un gusto agrodolce. Ti gratifica nel momento in cui si realizza, ma lascia un retrogusto amaro.

lunedì, giugno 20, 2011

Castelli in aria

E poi la mente comincia a vagare per fatti suoi.
Mi vedo dal basso, proiettata in su, nuotare in mezzo alle nuvole.
Sospesa a mezz'aria tra le congetture che si formano e i pensieri realistici.
Così cominciano a formarsi dei mattoncini, che si sovrapongono l'un l'altro, mantenuti dal cemento delle mie convinzioni. Vedo formarsi stanzoni, portoni, lucernari, torrette.
Serpeggiano all'interno tutte le occasioni che voglio perdere, tutto quello che vorrei salvare dai ricordi. Un'archivio immenso di roba da risistemare, mettere a posto, rassettare.
Immagino situazioni paradossali, piene di rivalsa del mio io, di vendetta, di tenerezza, di perdono.
Mi sento talmente sicura nella mia immaginaria fortezza, tanto da convincermi che sia veramente così; tanto da barricarmi all'interno di queste mura soffici.
E la mia mente viaggia in una valle piena di castelli.
Castelli in aria che basta una folata di vento per scacciarli.

mercoledì, giugno 08, 2011

Che peccato!

"Cosa mi manca di lei? Mi manca soprattutto il futuro. Nel senso che mi mancano tutte le cose che ancora non so e che avrei voluto scoprire con lei. Mi manca tutto ciò che avremmo potuto vivere insieme."
Perchè in effetti è così, in fondo si riescono a trovare mille altre persone migliori. Ma resta sempre il dubbio che le cose sarebbero potute andare per un altro verso. Resta il magone pensando al futuro, a come sarebbe stato continuare una storia così bella. Pensieri inutili, in fondo. Rimuginare su un futuro inimmaginabile ormai non aiuta a migliorare la situazione, anche perchè la persona a cui sono rivolti sembra fregarsene altamente. A maggior ragione allora bisognerebbe traslare su un altro piano queste sensazioni e trasformarli in semplici ricordi. Che fanno meno male.

"Vedessi com’è grande
il pensiero del mare
dove il mio dolce amore oggi è andato a pescare
vedessi com’è grande
la vela del pensiero
eppure sono sola come un vecchio mistero
vedessi che coralli
ci sono in fondo al mare

e lui non mi ha pescato perché doveva
andare

vedessi come piango
un pianto universale
un amore così bello
non doveva fare male "

Alda Merini

martedì, giugno 07, 2011

In equlibrio

Alla fine si rimane in piedi, anche se sembrava impossibile. Oscillazioni fortissime che ti fanno pensare di non farcela, credi di cadere, arrivi quasi a terra. Ma ci si rialza sempre, in un modo o nell'altro. Si trova sempre la forza di ritrovare l'equilibrio. In fisica quando un sistema è spostato dalla sua posizione di equilibrio ed è lasciato libero di oscillare, le sue oscillazioni hanno una o più frequenze caratteristiche. Il numero e i valori di queste frequenze dipendono dalle caratteristiche del sistema. Dipende in sostanza da te. Per quanto intense possano essere queste oscillazioni, sarai tu a decidere quanto farle durare, sarai tu a decidere quale sarà il momento per tornare nella posizione di stabilità. Certo è che ci sono anche molte altre sollecitazioni esterne che possono compromettere la tua decisone di tornare in equilibrio, ma c'è un momento in cui più niente ti sposta, il momento in cui riesci ad ancorarti al tuo centro, in perfetto equilibrio sul tuo mondo.

martedì, maggio 17, 2011

gioco di specchi

Come essersi risvegliati da un sogno, è esattamente cosí che mi sento. Un risveglio dopo un lungo sonno. Mi sono svegliata riposata, rasserenata. Si comincia ancora da me, mi sciacquo il viso con l'acqua fresca per iniziare al meglio, mi asciugo, alzo lo sguardo verso lo specchio e... vedo qualcun'altro, un'altra me. La persona che vedo riflessa non somiglia affatto a quella che sono stata ultimamente. Se da un lato mi elettrizza , dall'altro mi inquieta. E se quella che vedo riflessa non mi piacesse? Ho paura di fare un salto nel vuoto, non so cosa mi aspetta, non sono sicura dove mi porterà. E' vero anche che la persona che sono stata non mi è piaciuta moltissimo, ci sono affezionata, per quello non vorrei lasciarla andare. In fondo, peró, la cornice è la stessa, è il riflesso ad essere un pò diverso.

sabato, maggio 07, 2011

falso allarme

Taglio di capelli: fatto.
Tolto di mezzo tutti i ricordi-oggetto: fatto.
Cancellati messaggi e numeri: fatto.
Ricominciare da me: iniziato.
Mi sento davvero pronta, svuotata, serena. Una sensazione di leggerezza, non provo neanche più rancore. Non fai più male, ora mi sento totalmente indifferente verso di te. Ed è bello! Credo di essere pronta al resto. Mi auguro solo che tutto questo benessere non sia un falso allarme, spero proprio di essere riuscita a chiudere definitivamente questo capitolo. Ho tanta voglia di iniziare una nuova me. Non voglio più soffrire.

sabato, aprile 30, 2011

un posto nel mondo

La verità è che un giorno hai semplicemente smesso di amarmi, all'improvviso. L'errore è stato il momento: avresti potuto farlo tempo prima e credo non sarebbe stato così brusco, avresti potuto farlo dopo, chissà come sarebbe andata. E invece no, l'hai fatto nell'esatto momento in cui io decisi di aprire tutta me stessa, nel momento in cui io ero più vulnerabile. Avevo trovato il mio posto, era accanto a te, e mi ci trovavo bene. Poi te ne sei andato, e l'ago della mia bussola ha cominciato a girare all'impazzata, facendomi fermare in posti diversi, ma senza bloccarsi mai. Continuo ancora a girovagare, come se non avessi più senso dell'orientamento, continuo a rigirarmi nelle mani una mappa che non ha ancora un senso per me, che non riesco ancora a decifrare. E quel che più mi fa rabbia è sapere che tu il tuo posto l'hai trovato, non ti ci è voluto poi molto. Allo stesso tempo, però, mi rassicura sapere dove sei, perchè io il mio posto lo sto ancora cercando, nel polo opposto a dove tu ti trovi.

martedì, aprile 26, 2011

Ungaretti

Non avrei molto da scrivere ora. Tutto è fermo. Ma il dolore a distanza di tempo sta ancora lì, nonostante pensassi di averlo finalmente assorbito, mi sono resa conto che c'è, era solamente dormiente, ma è bastato poco che subito si è fatto vivo di nuovo, salito in superficie. Chiedo scusa ad Ungaretti ma ho bisogno di una sua poesia per parafrasare il significato. Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie. Certo non voglio paragonarmi alla situazione descritta da Ungaretti, ma la mia, in fondo, è una sottospecie di trincea, io contro me, in continua lotta per cercare di arrivare alla serenità. Prima o poi la foglia del dolore si seccherà, e sarà pronta per staccarsi dal ramo. Ne sono certa.

sabato, aprile 16, 2011

La solita prassi

Quando succede a te pensi che sia un evento unico nel suo genere, le parole, i comportamenti, le dinamiche... Ma va! Certo non dico che succede allo stesso modo in tutti i casi, ma a quanto pare chi lascia segue una prassi. Non nello stesso ordine, ma le parole sono all'incirca le stesse ed anche il modo in cui ci si comporta, perchè alla base di tutto c'è il fatto che ormai quella persona non vuole più che tu faccia parte della sua vita. Comincia così l'arrampicata sugli specchi, sai non è colpa tua, sono io, non vorrei illuderti (mentre sferra l'ultimo attacco mortale). E tu resti lì aspettando dapprima il ritorno (tanto lo so che poi si pentirà), poi arriva il momento della vendetta (ti faccio vedere io cosa ti sei perso), fino ad arrivare al momento della nostalgia (eppure sembrava che fosse per sempre). Non se ne può fare a meno. Ci sono dei ruoli da rispettare, inutile cercare di affrettare le fasi, bisogna viverle appieno, altrimenti si rischiano ricadute e strascichi all'infinito. Ma un rimedio ci sarebbe... Basterebbe essere sinceri, prendersi ognuno le proprie responsabilità e parlare col cuore in mano. Basterebbe così poco.

mercoledì, aprile 13, 2011

Cinismo vs Amore

Un attacco di panico è un periodo di paura o disagio intensi, tipicamente con un inizio improvviso.
L'innamoramento ha in sè paura, disagio ed inizia improvvisamente.
Ok, nell'innamoramento c'è un senso di benessere e felicità che non è presente negli attacchi di panico, ma in realtà i sintomi iniziali sono più o meno gli stessi. Dove voglio arrivare? Mah, sinceramente non lo so neanche io, solo che mi ha incuriosito leggere la definizione di attacco di panico e subito mi è venuto in mente che la prima fase dell'innamoramento sta tutta in quella definizione. E' tutto qui allora? Beh si, il resto dipende da te.

Cometa

La vista inaspettata di una cometa mi suscita sempre un senso di attesa e benessere insieme. L'attesa che qualcosa di bello sta per succedere, non per l'usanza di affidarle un desiderio (anche se, non posso nasconderlo, lo faccio ogni volta), ma per l'apparizione della stessa, che non accade così sovente. Poi la sensazione che stia arrivando l'estate è predominante. Ma in questo momento io preferirei attribuirle un significato differente. Nell'araldica la cometa sta a significare una virtù superiore. Ecco, esattamente quello di cui avevo bisogno. Un attributo in più per riuscire a gestire meglio questa mia situazione di fermo. Ne sono certa, tutto accade per un motivo: la cometa l'altra sera voleva farmi intendere di non preoccuparmi, sta per arrivare il momento del ferma pagina. Ora sta a me voltarla.

mercoledì, aprile 06, 2011

Propositi per l'estate

Riuscire a smettere di odiarti così tanto. Io non capisco proprio perchè non riesco a voltare pagina. Come se tirasse una tramontana ogni volta che la giro e la facesse tornare indietro, ancora una volta. Capisco che son cose che hanno bisogno del proprio tempo, posso capire che non è facile smaltire la delusione, ma rimuginare ancora, e ancora, e ancora sul passato non serve poi a molto. Mantiene solo il senso di insoddisfazione perenne nell'animo. Ti do il tempo di questa primavera, aspetterò il temporale estivo per poter vedere la nascita dell'arcobaleno nella mia anima. Da ora!

A volte ritornano

Il passato ha bussato alla mia porta ed io l'ho fatto entrare; abbiamo chiacchierato un pò, abbiamo riso, ci siamo stupiti, siamo diventati un pò malinconici ricordando un pò di momenti vissuti. La parte più buffa è stato riscoprire un lato di quei momenti che mi sembravano sconosciuti, scoprire che delle cose che pensavo succedessero solo nella mia testa erano reali in verità; scoprire che il mio amore estivo contraccambiava gli stessi sentimenti, senza rendercene conto l'un l'altra. Molta malinconia, ma del resto è normale nel ricordare bei momenti. E ritrovarli, così inaspettatamente, mi rende anche molto serena. Con le scoperte fatte, poi, ancora di più; mi sembra di aver ritrovato il tassello del mio puzzle che avevo perso, ed ora che finalmente l'ho messo al suo posto, mi sento davvero serena.

martedì, aprile 05, 2011

amor proprio

Avete presente la sensazione di aver preso la decisione giusta, nel giusto momento? Proprio quella, sentivo di aver fatto la cosa giusta e poi ne ho avuto la riprova. Un pò di sano egoismo mi ha portato prendere una strada, che non sembrava all'inizio tanto bella, avevo i miei dubbi, ma la vocina dentro di me mi diceva di andare da quella parte, ebbene mi sono incamminata. Dopo pochi passi (davvero pochi!) mi imbatto nella situazione risolutiva: mi trovo davanti la spiegazione reale del perchè la vocina mi stava dirigendo da questa parte. E mi sono sentita sollevata, con la convinzione reale di aver fatto la cosa giusta. Brava me!

giovedì, marzo 31, 2011

indissolubili

Nell'esatto momento in cui decidi che tutto ormai fa parte del passato, un evento riporta a galla l'antico duello ragione vs sentimento. La continua lotta per la supremazia che avviene dentro di te, mentre riesci solamente ad essere immobile, sei una semplice arena che attende il risultato finale. Una miriade di pensieri si accavallano con movimenti frenetici, e tu riesci a coglierne solo alcuni. Un secondo sei pro ragione, un secondo dopo invece il sentimento ha la meglio. Come due sostanze chimiche che non riescono a mescolarsi finchè le molecole non si associano. Eccomi qua a fare di nuovo i conti col passato, ancora a scegliere quale sia l'azione giusta, cosa sarebbe giusto che io facessi. I miei sentimenti mi portano da una parte mentre la mia ragione mi porterebbe da tutt'altra, all'infinito, finchè un mediatore non mette fine a questo conflitto. Chiedo consiglio ed alla fine trovo un compromesso, una magra consolazione perchè stavolta avrei voluto che vincessero i sentimenti, "in cuor mio" la risposta la sapevo già. Farò ciò che si deve, ma una considerazione lasciatemela fare. Esistono dei legami forti, talmente forti che puoi fare tutto in tuo possesso per cercare di estrometterli dalla tua vita, ma che torneranno eccome; puoi sprofondarli quanto vuoi, ma loro risaliranno perchè sono forti della tua esperienza di vita, sono parte di te, fanno parte di ciò che sei diventato. Non puoi eliminarli, sono indissolubili...

martedì, marzo 29, 2011

Di nuovo atomi, di nuovo Democrito

Non sto qui a dare lezioni di filosofia, ma ho come l'impressione di non poter fare altrimenti per poter spiegare cosa mi è accaduto. Sono stata in un posto molto comune, in cui vado spesso, ed ho avuto la sensazione viva che ci fosse lui. Era come averlo accanto, percepivo appieno la sua presenza. A distanza di tempo scopro che lui effettivamente c'era ed io non l'ho visto. Ma come potevo immaginare che lui ci fosse? E come spiegare quella sensazione così forte? Per Democrito la natura è formata da atomi in continuo movimento che si mescolano per creare le cose intorno a noi. La percezione che noi abbiamo di qualcosa è dovuta al movimento degli atomi nel vuoto. Ok, non voglio entrare nei particolari di una filosofia cominciata più di duemila anni fa e tantomeno prenderla per vera, però effettivamente riesce a esplicarmi almeno il senso dell'accaduto. Voglio credere che la sensazione provata e che si è riscontrata pienamente nei fatti c'entri qualcosa con gli atomi. Voglio credere che il segno che lasciano le persone nella nostra vita sia indelebile, le riconosceremmo comunque e dovunque. Persone che hanno fatto parte di te ti hanno lasciato un pò di atomi, ed altrettanto hai fatto tu. Questi atomi si muovono tutt'intorno, probabilmente si saranno riconosciuti...

sabato, febbraio 05, 2011

ci si ignora

Sembra la cosa migliore al momento. Penso che per evitare di creare false illusioni, sia meglio ignorarsi. Alla fine che cosa dobbiamo dirci di più? A me effetivamente non interessa sapere che ora stai meglio, mi farebbe male. Mi darebbe fastidio la tua felicità sbattuta in faccia, non voglio vedere che hai fatto la cosa giusta, perchè non è così per me! Finchè non starò veramente bene, stai lì. Non ti muovere.