martedì, aprile 26, 2011

Ungaretti

Non avrei molto da scrivere ora. Tutto è fermo. Ma il dolore a distanza di tempo sta ancora lì, nonostante pensassi di averlo finalmente assorbito, mi sono resa conto che c'è, era solamente dormiente, ma è bastato poco che subito si è fatto vivo di nuovo, salito in superficie. Chiedo scusa ad Ungaretti ma ho bisogno di una sua poesia per parafrasare il significato. Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie. Certo non voglio paragonarmi alla situazione descritta da Ungaretti, ma la mia, in fondo, è una sottospecie di trincea, io contro me, in continua lotta per cercare di arrivare alla serenità. Prima o poi la foglia del dolore si seccherà, e sarà pronta per staccarsi dal ramo. Ne sono certa.

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