martedì, luglio 20, 2010

punto di rottura

Avrei dovuto leggere prima Coelho, mi avrebbe evitato molti momenti difficili. Il mio punto di rottura l'ho capito relativamente presto, ho impiegato solo 2 mesi circa, c'è chi impiega anche una anno. Quindi posso anche ritenermi fortunata. In realtà mi è servito, ho avuto come un flash su un momento che potrebbe venir confuso come un tranquillissimo momento di quotidianeità. E invece quelle parole mi risuonano ancora nella mente, limpide, chiare; la scena non è per niente confusa, se anche provassi a fare finta di niente rimarebbe comunque tale. Allora meglio conviverci, anzi utilizzarla come metro per capirci qualcosa di più. Ho capito, ho capito eccome; e inconsciamente era chiaro anche il punto di rottura. Lui è cambiato in un verso ed io, anzichè lasciare che le cose andassero sole, non ho saputo resistere, mi sono aggrappata con tutta me stessa, cercando di sorreggermi fino all'estremo. La caduta però è stata peggiore, perchè poi si cade velocemente, e ci si fa più male. Caro Coelho, perchè non ti ho letto prima...

domenica, luglio 11, 2010

gomma, per cancellare, grazie.

Io nn voglio un martello, come cantava la Pavone, vorrei tanto un gomma, bella grande. Per cancellare alcune parti del mio vissuto che mi passano continuamente davanti agli occhi. Me la sono cercata, è vero, la valigia l'ho aperta, cosa vuoi farci, avrei dovuto richiuderla. E' solo che è difficile fare i conti con i ricordi, perchè quelli non puoi prevederli, non puoi sapere quando effettivamente risalgono, non puoi evitare che ti "vengano in mente". Tu sei inerme, te li devi sorbire così come sono, senza poter fare altro e non puoi neanche fare finta di niente, più li ignori, più si fermano davanti ai tuoi occhi. Tu ricordi, non puoi fare altro che rendertene conto, prenderti tutto quello che ne consegue e sperare che non arrechino altri danni a livello emozionale. Ho bisogno di cancellare, non le persone, ma il ricordo di esse che è ancora più forte.