sabato, aprile 30, 2011

un posto nel mondo

La verità è che un giorno hai semplicemente smesso di amarmi, all'improvviso. L'errore è stato il momento: avresti potuto farlo tempo prima e credo non sarebbe stato così brusco, avresti potuto farlo dopo, chissà come sarebbe andata. E invece no, l'hai fatto nell'esatto momento in cui io decisi di aprire tutta me stessa, nel momento in cui io ero più vulnerabile. Avevo trovato il mio posto, era accanto a te, e mi ci trovavo bene. Poi te ne sei andato, e l'ago della mia bussola ha cominciato a girare all'impazzata, facendomi fermare in posti diversi, ma senza bloccarsi mai. Continuo ancora a girovagare, come se non avessi più senso dell'orientamento, continuo a rigirarmi nelle mani una mappa che non ha ancora un senso per me, che non riesco ancora a decifrare. E quel che più mi fa rabbia è sapere che tu il tuo posto l'hai trovato, non ti ci è voluto poi molto. Allo stesso tempo, però, mi rassicura sapere dove sei, perchè io il mio posto lo sto ancora cercando, nel polo opposto a dove tu ti trovi.

martedì, aprile 26, 2011

Ungaretti

Non avrei molto da scrivere ora. Tutto è fermo. Ma il dolore a distanza di tempo sta ancora lì, nonostante pensassi di averlo finalmente assorbito, mi sono resa conto che c'è, era solamente dormiente, ma è bastato poco che subito si è fatto vivo di nuovo, salito in superficie. Chiedo scusa ad Ungaretti ma ho bisogno di una sua poesia per parafrasare il significato. Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie. Certo non voglio paragonarmi alla situazione descritta da Ungaretti, ma la mia, in fondo, è una sottospecie di trincea, io contro me, in continua lotta per cercare di arrivare alla serenità. Prima o poi la foglia del dolore si seccherà, e sarà pronta per staccarsi dal ramo. Ne sono certa.

sabato, aprile 16, 2011

La solita prassi

Quando succede a te pensi che sia un evento unico nel suo genere, le parole, i comportamenti, le dinamiche... Ma va! Certo non dico che succede allo stesso modo in tutti i casi, ma a quanto pare chi lascia segue una prassi. Non nello stesso ordine, ma le parole sono all'incirca le stesse ed anche il modo in cui ci si comporta, perchè alla base di tutto c'è il fatto che ormai quella persona non vuole più che tu faccia parte della sua vita. Comincia così l'arrampicata sugli specchi, sai non è colpa tua, sono io, non vorrei illuderti (mentre sferra l'ultimo attacco mortale). E tu resti lì aspettando dapprima il ritorno (tanto lo so che poi si pentirà), poi arriva il momento della vendetta (ti faccio vedere io cosa ti sei perso), fino ad arrivare al momento della nostalgia (eppure sembrava che fosse per sempre). Non se ne può fare a meno. Ci sono dei ruoli da rispettare, inutile cercare di affrettare le fasi, bisogna viverle appieno, altrimenti si rischiano ricadute e strascichi all'infinito. Ma un rimedio ci sarebbe... Basterebbe essere sinceri, prendersi ognuno le proprie responsabilità e parlare col cuore in mano. Basterebbe così poco.

mercoledì, aprile 13, 2011

Cinismo vs Amore

Un attacco di panico è un periodo di paura o disagio intensi, tipicamente con un inizio improvviso.
L'innamoramento ha in sè paura, disagio ed inizia improvvisamente.
Ok, nell'innamoramento c'è un senso di benessere e felicità che non è presente negli attacchi di panico, ma in realtà i sintomi iniziali sono più o meno gli stessi. Dove voglio arrivare? Mah, sinceramente non lo so neanche io, solo che mi ha incuriosito leggere la definizione di attacco di panico e subito mi è venuto in mente che la prima fase dell'innamoramento sta tutta in quella definizione. E' tutto qui allora? Beh si, il resto dipende da te.

Cometa

La vista inaspettata di una cometa mi suscita sempre un senso di attesa e benessere insieme. L'attesa che qualcosa di bello sta per succedere, non per l'usanza di affidarle un desiderio (anche se, non posso nasconderlo, lo faccio ogni volta), ma per l'apparizione della stessa, che non accade così sovente. Poi la sensazione che stia arrivando l'estate è predominante. Ma in questo momento io preferirei attribuirle un significato differente. Nell'araldica la cometa sta a significare una virtù superiore. Ecco, esattamente quello di cui avevo bisogno. Un attributo in più per riuscire a gestire meglio questa mia situazione di fermo. Ne sono certa, tutto accade per un motivo: la cometa l'altra sera voleva farmi intendere di non preoccuparmi, sta per arrivare il momento del ferma pagina. Ora sta a me voltarla.

mercoledì, aprile 06, 2011

Propositi per l'estate

Riuscire a smettere di odiarti così tanto. Io non capisco proprio perchè non riesco a voltare pagina. Come se tirasse una tramontana ogni volta che la giro e la facesse tornare indietro, ancora una volta. Capisco che son cose che hanno bisogno del proprio tempo, posso capire che non è facile smaltire la delusione, ma rimuginare ancora, e ancora, e ancora sul passato non serve poi a molto. Mantiene solo il senso di insoddisfazione perenne nell'animo. Ti do il tempo di questa primavera, aspetterò il temporale estivo per poter vedere la nascita dell'arcobaleno nella mia anima. Da ora!

A volte ritornano

Il passato ha bussato alla mia porta ed io l'ho fatto entrare; abbiamo chiacchierato un pò, abbiamo riso, ci siamo stupiti, siamo diventati un pò malinconici ricordando un pò di momenti vissuti. La parte più buffa è stato riscoprire un lato di quei momenti che mi sembravano sconosciuti, scoprire che delle cose che pensavo succedessero solo nella mia testa erano reali in verità; scoprire che il mio amore estivo contraccambiava gli stessi sentimenti, senza rendercene conto l'un l'altra. Molta malinconia, ma del resto è normale nel ricordare bei momenti. E ritrovarli, così inaspettatamente, mi rende anche molto serena. Con le scoperte fatte, poi, ancora di più; mi sembra di aver ritrovato il tassello del mio puzzle che avevo perso, ed ora che finalmente l'ho messo al suo posto, mi sento davvero serena.

martedì, aprile 05, 2011

amor proprio

Avete presente la sensazione di aver preso la decisione giusta, nel giusto momento? Proprio quella, sentivo di aver fatto la cosa giusta e poi ne ho avuto la riprova. Un pò di sano egoismo mi ha portato prendere una strada, che non sembrava all'inizio tanto bella, avevo i miei dubbi, ma la vocina dentro di me mi diceva di andare da quella parte, ebbene mi sono incamminata. Dopo pochi passi (davvero pochi!) mi imbatto nella situazione risolutiva: mi trovo davanti la spiegazione reale del perchè la vocina mi stava dirigendo da questa parte. E mi sono sentita sollevata, con la convinzione reale di aver fatto la cosa giusta. Brava me!