venerdì, settembre 02, 2011

L'urlo

Mi ritrovo ad aver affrontato anche l'ultimo fantasma, di persona; un faccia a faccia molto duro perchè c'era silenzio, un silenzio assordante. La mia bocca non aveva più fiato o forse la ragione mi aveva imposto di non gridare. Ma nella mia mente c'erano miliardi di scimmie urlatrici che rimbalzavano da una parte all'altra senza tregua. Persino Munch sarebbe rabbrividito alla vista della mia mente. Uno strazio. Come se il cuore non volesse più accettare la situazione che mi si prospettava dinanzi. Non si rassegnava al fatto che il suo grande amore non lo volesse più, che lo avesse dimenticato così definitivamente. Davvero uno strazio.
Dapprima sembrava che nulla mi facesse effetto; vedere lui, rivivere quei posti, rivedere la sua gente, sembravano non sorbire nessun effetto sulle mie emozioni. Almeno così credevo. Quando mi sono messa a letto, poi, nell'esatto momento in cui ho chiuso gli occhi ha avuto inizio la rivoluzione. à les armes! E via ad urlare. Centinaia di voci, tutte insieme; o forse qualcuna che gridava molto forte, o forse una sola... un grido straziante. Un operazione a cuore aperto senza anestesia. Il cuore batteva all'impazzata, ed a ogni battito se ne lacerava un pezzo. Via uno, un altro, un'altro ancora.
Poi un sussurro. Un respiro vicino al mio orecchio.
Non so dire se fosse sogno o realtà. Per un attimo ho aperto gli occhi, spaventata dalla sensazione della sua presenza; ed era lì, accanto a me. Un sogno reale o una realtà parallela. La sua voce, così vicina, ha pronunciato sussurrando: "tranquilla, sono io." Ho chiuso gli occhi. Silenzio.

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