martedì, agosto 05, 2014

Una qualunque

Forse è troppo presto parlarne con te. Un caffè e qualche messaggio non sono ancora granché. Non ti chiedo nulla, perché so che avrai le tue situazioni in ballo e non mi va di sentirmi inferiore; non perché sia tu che mi ci faccia sentire, faccio tutto da me: mi sento sempre un gradino sotto a chiunque e non sono mai capace di lottare, almeno all'inizio.
Eccomi, appunto a parlare di quello che provo se penso a quello che mi succede con te.
Credo di essere il tuo in più, sono arrivata, ti è piaciuto conversare con me, mi hai reso un giocattolino divertente. Poi mi metti a posto quando ti sei stufato.
E ci sta, in fondo non ci conosciamo, non sono questa granfiga che riesce a tenere ancorata la tua attenzione.
Però questo è quello a cui sto aspirando ora: vorrei che la tua attenzione fosse su di me, che accendendo il cellulare tu pensassi ad un mio messaggio o addirittura a volermi scrivere.
Ho voglia di essere qualcuno, non l'unica, figurati, ma nemmeno una qualunque.

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