lunedì, maggio 19, 2014

Piano B

Bisogna sempre avere pronto un piano B. Ma anche uno C, D e qualche vocale. Non si sa mai.

Difficilmente le cose vanno secondo i piani, succede di rado. In effetti mettere a tavolino tutto sarebbe impensabile, le variabili sono talmente tante che uno ne uscirebbe pazzo a cercare di capirci effettivamente qualcosa.

Io un piano ce l'avevo, eccome.

Poi un incendio, il brutto tempo, un raffreddore che non passava e tu.

Niente di questo era compreso.

Il mio piano era totalmente differente: a metà maggio avrei dovuto essere già dentro la mia nuova casetta, con tutti i sacrifici connessi, ma volevo starci e basta.

Incendio improvviso senza ragionevoli spiegazioni e via.

Il caldo che non arriva quindi i malanni sull'uscio.

Tu. 

Che davvero non ti immaginavo. Neanche con la mia tanta fantasia avrei potuto crearti così perfetto, con annesso brutto tempo e raffreddore da costringerci a stare dentro casa dei miei dove tu eri ospite ed io ospite forzata. 

Forse il piano B era questo perché in fondo sembra frutto di una mente davvero calcolatrice, degna di una strategia di risiko.

Non tutti i Mali vengono per nuocere, ok. 

Ma non è che ora stia tanto meglio, eh.

Il piano B, lasciatemelo dire è una fetecchia.

Il problema è che non l'avevo considerato; non ho pronto nemmeno il piano C o lo D.

Non ero pronta effettivamente a niente.

Più che altro non so proprio che farmene del resto, ossia uno organizza un piano per poter arrivare ad uno scopo, infatti io uno scopo ce l'avevo, l'obiettivo era molto chiaro. Ma considerando come si sono svolti i fatti, analizzando lo scaturirsi delle conseguenze e prestando attenzione all'effettivo andamento della situazione, posso asserire con estrema convinzione che il caos regna sovrano. 

Quello che è un passato prossimo ormai cozza col presente, non esiste una logica umana in tutto questo.

Destino, cosmo, fato, Dio (qualunque o molteplici), necessità ineluttabile, sinapsi temporali e quant'altro: decidetevi. Secondo me stavate intavolando una partita a poker, è caduto il mazzo ed ora, una volta raccolte, le state risistemando a cazzo.

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