venerdì, aprile 04, 2014

Congetture

Non so ancora come mai io mi sia fermata a pensarci, camminare a ritroso verso i ricordi che in fondo ci hanno legato.
Non sei mai stato una presenza fissa tu.
Ci sei spesso, ma anche mai.
Ti incontro sempre in momenti impensabili per allontanarci subito dopo, chissà perché però ogni volta le sensazioni son le stesse. 
Non che mi sia concentrata nel trovare per forza connessioni ma ad un'analisi spicciola posso asserire con tranquillità che tu ci sei sempre stato nei momenti di cambiamento epocale. In tutte le cose straordinarie che mi sono successe, "guarda caso", eri presente, non fisicamente, ma c'eri perché ho avuto la necessità di dirtelo. 
E chissà per quale strano motivo sto pensando ora al tuo imbarazzo nel tenermi lo sguardo, alla tua stima a prescindere, senza che tu sappia effettivamente granché di me, ai tuoi abbracci, che non so fino a che punto sono nel tuo modo d'essere.
Non ho mai detto di te che eri bellissimo, ma c'è sempre stato un non so che, tanto da doverlo scrivere.
Forse è solo una semplice amicizia, alimentata da una similitudine di menti, di modi d'essere e di pensare. Così vicini.
Congetture che mi fanno creare connessioni strane, figuriamoci se io sn all'altezza di starti pure affianco per un caffè. 
Mondi troppo distanti, irrangiungibili.
Ma in contatto, comunque e per chissà quale ragione astrofisica.
La mia orbita è parallela alla tua, forse siamo pianeti gemelli, chissà.
Non ho risolto granché nemmeno mettendolo nero su bianco, i dubbi son gli stessi, non ho capito niente di più.
Solo ipotesi che credo non avranno mai una possibilità di essere sperimentate. 
Non ho altri indizi a riguardo, però ho avuto la necessità di tenerlo impresso in qualche modo, che non sia un inizio?

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