domenica, gennaio 26, 2014

Una rosa.

Ma forse non è nemmeno così importante parlarne.
In fondo non hai fatto niente di strano.
Al solito la mia mente ha messo un condimento errato ad un piatto in bianco, che proprio non ci andava. 
Mi viene il vomito a pensarci.
Il problema è che con te ho problemi sempre, in qualsiasi ambito. Non riesco a farne nemmeno una giusta, ogni minima parola o gesto viene frainteso.
Allora io mi chiedo a che serve continuare?
Se non posso essere me stessa, che già quella è una cosa difficile, immagina tu ad essere qualcun'altro.
Se devo stare lí a preoccuparmi di pesare le parole persino quando scherzo, anzi limitarmi perfino nel farlo, allora proprio non ci siamo.
No, davvero.
Io credo di essere per nulla una persona semplice, sono piuttosto costruita e fatta di molti strati che vanno tolti piano piano, come una rosa. Strati e strati di petali a coprire il cuore, l'essenza. Ma il profumo lo senti anche se solo ti avvicini: può variare il colore, la forma, ma la sostanza è quella, lo capisci che è una rosa. Non la confondi col resto.
Perciò non capisco proprio te come fai a non capirlo.
O forse ti allontani proprio perché l'hai intuito.
Si, ma basta. 
È probabile che il tuo giardino non sia fatto per ospitare rose.

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