lunedì, dicembre 23, 2013

Solo perché è Natale.

Lo so che è tutta una questione di sesso, una questione di attrazione fisica, il fatto di avere tra le mani quello che ai tuoi occhi piace guardare. Ce l'hai fatta, si.
Sono tua, adesso, su questo letto.
Il mio cuore che si appanna al solo contatto col freddo che c'è di fuori.
Ma ho bisogno di non sentirmi sola, non si tratta di te, né di me.
Non sono sola davvero, ma non ci sono quelle braccia attorno la mia vita, non ci sono quelle labbra sulle mie, non c'è il suo corpo che freme al contatto col mio, quel tremore continuo lungo tutto il corpo.
Quell'ardente passione che non riesco a trovare più.
Ma tu non lo sai, nemmeno lui.
Perciò è un hic et nunc quasi realistico: siamo qui, ora, ci sono io e ci sei tu, entrambi con lo stesso carico poggiato ai bordi del letto.
Ho bisogno di vedere che sei attratto, di sentire le tue mani che esplorano tutto il mio corpo, con l'incedere incerto di chi si è appena perso e non sa quanto in fondo può andare. Ho bisogno di sentire le tue braccia attorno al collo, attorno alla vita, attorno alla voglia di calore. Ho bisogno delle tue labbra muoversi attorno alle mie, di quell'energia che si crea dal contatto tra le nostre anime. Ho necessità di avere il tuo corpo addosso, di avere quel peso che alleggerisce almeno in parte il peso che mi porto dentro.
Mi servono nuovi ricordi, perché quelli che ho adesso fan troppo male.
Perciò tu, perciò io.
Senza domande, senza richieste.
Solo quel po' d' illusione che serve quanto basta a superare un paio di giorni.
Solo perché è Natale.

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