venerdì, novembre 15, 2013

Indifferenza.

s. f. [dal lat. indifferentia, der. di indiffĕrens«indifferente»].



1. In filosofia, stato tranquillo dell’animo che, di fronte a un oggetto, non prova per esso desiderio né repulsione; o che, di fronte all’esigenza di una decisione volontaria, non propende più per l’uno che per l’altro termine di un’alternativa. Nell’ascetica, è lo stato (necessario al conseguimento della vita perfetta) in cui si rinuncia a ogni scelta finché non si conosca la volontà di Dio per uniformarsi completamente ad essa. 

2. Nell’uso com., spesso con tono di biasimo, condizione e comportamento di chi, in determinata circostanza o per abitudine, non mostra interessamento, simpatia, partecipazione affettiva, turbamento e sim.: lo guardò con i., con ostentata i., con fredda,cinica i.; ascoltava con la massima ii suoi rimproverimostrare iverso i dolori e le necessità della povera gente

Non trovavo una definizione adeguata, finché non ho smesso di giustificarti. Va bene quello che c'è stato, io ero sincera e credo lo fossi anche tu. Ma il fatto è che se ci penso ancora mi perdo il resto.

Si, vabbè, i segni ovunque, più o meno palesati. Ma un po' sono anche io che sto lì a cercarli.

Si, vabbè, le coincidenze troppo esatte. Ma ovviamente il significato glielo attribuisco io, è la mia mente a creare le connessioni.

Ma intanto entrambi coi piedi ancorati non ci muoviamo di un millimetro.

Io però ho dato, mi sn scontrata più e più volte contro il muro che hai costruito lungo il percorso. Ho provato ad aggirarlo, superarlo, scavalcarlo. Niente, permane.

Perciò è facile intendere che questa tua indifferenza sia la risposta ad ogni dubbio. Non è carino, per niente. Ma non esiste un modo bello per dire un no, resta comunque un no. Ma tu neanche quello dici. Ancora peggio.

Credo che l'indifferenza sia la peggiore arma per uccidere le persone. Le corrodi il fegato, lentamente, senza nemmeno sporcarti le mani, perché fanno tutto da sole. 

Complimenti.

Hai vinto.

Metto il punto qui.

Basta. Coi segni che arrivano da tutte le parti, ci sarà il burattinaio che si starà facendo due belle risate. Oppure qualcuno ha truccato i dadi e starà muovendo le pedine come più gli piace. Fantastico.

Basta. Coi continui ricordi.

Basta. Non mi merito certo l'indifferenza.

Io non sono niente per te?  Non esisto proprio per te? Bene. E sia.

Succeda quel che succeda, i giorni brutti passano, esattamente come tutti gli altri.

W. Shakespeare

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