venerdì, aprile 27, 2012

dettagli

Non riesco proprio a capacitarmi di come puntualmente ogni sera, come spengo la luce, dopo una giornata intera a convincermi di ogni difetto possibile che ho riscontrato in te, un unico pensiero mi balena in testa: ti voglio. Tutto il ben fatto durante la giornata se ne va a puttane. E il mattino seguente, appena spiccico le palpebre, no forse appena si accende il cervello, sei di nuovo lì. Ti ci aggrappi a quell'unico pensiero.
Non basta metterti contro altri tremila pensieri, si vede che hai una buona presa. E so anche perchè, è quello il guaio. Sono proprio i miei unici ricordi di te che offrono gli appigli a quel pensiero. E quel genere di ricordi, te l'assicuro, sono forti. Non ricordo nè il primo bacio, nè la prima volta che ci siamo visti; figurati neanche la prima volta che abbiamo fatto sesso. Ma ricordo esattamente la prima volta che mi hai guardata in modo diverso, la prima volta che mi hai presa per mano e mi hai portata verso la tua camera da letto con quel fare sornione che ti viene così facile. Quando per strada mi hai ceduto il passo tenendomi una mano sulla schiena; il tuo sguardo compiaciuto quando mi guardavi vestita come piace a te. E ricordo esattamente la tua mano che mi scivolava sulla gamba seguendo la riga delle calze. La prima volta che mi hai raccontato entusiasta di una cosa che avevi visto e ti aveva fatto pensare a me. Di parole non ne hai pronuciate molte, ma credo che i tuoi occhi parlassero molto di più. Sarà per quello che non posso lasciarti uscire dalla mia testa. Un insieme molto ampio di dettagli che creano una rete fitta che ti fa rimbalzare in continuazione da un lato ad un altro della mia mente. Un unico solo dettaglio, invece, mi fa crollare. Non sei più qui con me ma sei con lei. Dettagli.

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