martedì, ottobre 21, 2014

Ipotesi num. 1

Prendere coscienza dei fattori scatenanti - fatto.
Assicurarsi che ci sia sempre risposta dall'altro lato - fatto.
Tenere presente l'obiettivo finale - uhm,  fatto.
Ricordare perfettamente le sensazioni in presenza di... - hai voglia,  fatto.
Concentrarsi sulle intuizioni.
Pronta.
Postulato: esiste una chimica che va ben oltre le regole della ragione. So perfettamente cosa c'era intorno, un campo magnetico generato dall'attrazione che entrambi proviamo. Anche perché quando si incontrano due come noi esistono solo due conclusioni: o ci si attrae, o ci si respinge; entrambe le forze sono generate dalla stessa intenzione.
Non vedevi l'ora di toccare con mano tutta quella energia, volevi provare, a te stesso per primo, che fosse vera.
Come il primo fuoco che ha visto l'uomo, ha vinto la curiosità ed hai provato. Poi hai capito che ci si scotta,  perciò ti sei tirato indietro. Ed ora soffi per far guarire la ferita,  ma sai benissimo che tornerai ad avvicinarti, ancora non hai inteso che ne avrai bisogno.
Ipotesi.
Tu hai molta esperienza a farti da guida, lo sai benissimo come gestire le cose e niente ti sfugge al controllo. Tranne me.
Ebbene si. Io ti faccio ridere, ti sorprendo,  non sono quasi mai ciò che ti aspetti. Questo ti attrae e spaventa allo stesso modo,  perciò non arrivi al dunque.
Tu sai già che si rischia di andar giù pesante, non te l'aspettavi e credi ancora che io non faccia sul serio.
Soprattutto pensi di non avere più il tempo per innamorarti per cui ti trattieni. Ma ti ho capito e non funziona così con me.
Eppure tornerai da me, me lo sento.
E già ti vedo sorridere perché lo sai anche tu.

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