martedì, settembre 03, 2013

clochard


Non ci riesco proprio a dimenticare, vale per chiunque.
Ciascuna persona che ha attraversato la mia linea di vita ed in qualche modo mi ha regalato emozioni mi resta dentro. Lo faccio con tutti.
Non riesco proprio a cancellare le persone che mi hanno, ognuno a proprio modo, dato qualcosa di sé; figuriamoci quelle persone a cui l'ho preteso, rubato, trovato.
Mi fa tristezza pensare che le persone vanno via, prima o poi, una volta esaurita la propria funzione.
Per questo sono così schiva all'inizio, preferisco passare per una che se la tira perché io lo so che se ti faccio entrare poi non ne esci. Mi piace pensare di essere come una di quelle clochard alla stazione ferroviaria, che se vanno in giro con quei carrelli pieni di roba, cianfrusaglie che all'apparenza hanno poco senso, ma che loro vogliono per forza avere con sé. Eccomi, sono io. Mi porto dietro un carrello pieno di gente che non riesco proprio a lasciare andare.
Perciò quando ti dico che per te ci sarò sempre, devi credermi.
Non ricorderò il tuo compleanno, non ricorderò nessun anniversario, nessuna data.
Ma tutte le volte che mi vorrai io sarò qui ad aspettarti.
Mi ricorderò sempre che al caffè vuoi un cucchiaino di zucchero, che ti piacciono le sfilate di armani, le partite di calcio la domenica, che adori la polenta ed i dolcetti secchi la mattina a colazione. Della bottiglietta di coca-cola che hai sempre in macchina quando viaggi per poterti tenere sveglio.
Che ti piace la luce accesa quando sei a letto, perché hai avuto troppo buio fin ora, che odi chi non sa stare al suo posto, che odi vedere una donna che non regge l'alcool.
Mi ricordo che di me ti piaceva il modo in cui muovevo le mani sulla tua schiena, le mie labbra, il modo  in cui so tenerti testa.
Non li dimentico mica certi attimi vissuti con te, non posso proprio.
Perciò vai pure, tanto lo so che torni.
Ed io ci sarò.

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