sabato, gennaio 12, 2013

Teatro

Ci risiamo.
Sembra che il cosmo si stia divertendo davvero tanto, avrà di sicuro fatto un abbonamento a qualche rivista di ricamo perché le trame che sta tessendo sono davvero fantasiose.
Me lo immagino come un vecchio burattinaio che intesse vestitini molto allegorici e si diverte sogghignando facendomeli indossare e buttandomi nella scena. Ed io che me ne sto ferma, immobile davanti al pubblico con la faccia a punto interrogativo, pensando solamente: "E adesso?!".
Appunto. Che faccio?
Ti voglio, c'è un qualcosa che mi fa venire verso di te come se non avessi altra scelta. Ma tu non sei così chiaro. Non mi fai capire cos'è che vuoi esattamente ma soprattutto se mi vuoi. Lo so che non si può sempre giocare a carte scoperte, che non si conosce la fine della storia già nelle prime battute ma capire il mio ruolo nella scena sarebbe un buon aiuto.
Mettici poi che gli antagonisti, per così dire, fanno del tutto per farmi capire che invece esistono dei modi facili e semplici per far capire a qualcuno che lo vuoi... Ed il pastrocchio è fatto. Si va d'improvvisazione.

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