lunedì, gennaio 26, 2015

Amore, singolare.

L'amore è valido una volta.
Non dura per sempre.
Tutto ciò che provi dopo sono sintesi di ciò che è già stato.
Quando c'erano le rose ed i cioccolatini, le frasi coi baci perugina, la buonanotte all'alba ed il buongiorno subito dopo; telefonate lunghissime -dai, attacca tu- ed il messaggio due secondi dopo.
Ah, le canzoni. Stralci di parole piene di sentimento, quasi un aiuto per esprimere al meglio ciò che il cuore comandava.
L'abuso del "ti amo" in ogni dove e a conclusione di tutto.
Il tanto dolce che porta il dopo a voler solo l'amaro.
Infatti, ora, il caffè lo bevo amaro.
Perché dopo niente sarà più così.
Inutile aspettarsi di avere di nuovo quel genere di dedizione al sentimento, neanche la propensione al "ti amo", non più.
C'è del bello anche dopo, forse anche di più.
Ma l'amore, quello degli occhi, della bocca, della pelle e del pensiero è singolare, uno soltanto.
Tutto incluso.
Il dopo ha in sé la diffidenza, la paura, la poca fiducia e non volersi lasciare andare all'altro.
La dedizione del primo non ci sarà più.
Non amerai mai con la stessa forza, il dopo è sempre meno.
Quel "ti amo" sottovoce, di un'intensità grandiosa, diverrà più leggero a dirlo.
Triste rendersi conto di avere solo dei surrogati di amore, non sentirò più quelle parole, che erano per me, mie soltanto. Ora fanno polvere nei vecchi diari, tra foto di sorrisi e lacrime.
Ma non ci possiamo fare nulla.
L'amore è singolare, a senso unico verso il passato.

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