mercoledì, maggio 27, 2015

Programma

È sempre utile avere un programma ben dettagliato, è necessario averne uno, sempre. Perché tanto stai sicuro che non riesce. 
Finisce sempre così, ti organizzi per bene, nel dettaglio, prevedi persino alcune cose, te le immagini talmente tanto che ti ci fai pure la bocca.
Poi ci pensa la vita, il destino, chiamalo come vuoi, io lo chiamo Caos.
In una sera qualunque, in un posto comune, da sola.
Si, perché avevo in mente altro per me.
Avevo messo il vestito, i tacchi ed il completino per lui, che alla fine non è riuscito a venire. 
Ma avevo la riserva.
Pensavo che quelle persone che mi trascinavo da un po' dovessero passare al livello successivo. Perciò il piano B.
Che manco lui ha funzionato, alla fine ha avuto paura.
Ed io che fin qui c'ero venuta anche per loro mi ritrovo a fare i conti con me stessa e decidere cosa farne delle mie aspettative. 
Telefono pronto. Io stasera a casa da sola, no. 
Che poi noi non siamo proprio le migliori amiche di noi stesse, certe idee potrebbero essere deleterie.
Eccolo, lui è carino, speriamo mi scriva.
Oh, guarda, mi ha scritto.
Alla fine "beh, se ti aspetti del sesso puoi stare a casa, ma se volessi del caffè, quello ce l'ho".
Ecco, uno sconosciuto, a casa.
Per la prima volta in trent'anni.
Non era proprio previsto questo piano C.
Tutto quello che è successo poi nemmeno lo avrei immaginato.
Semplicemente perché questo piano C non solo non lo avevo pensato, non ero pronta e non avevo neanche gli strumenti.
La verità è che tante volte una passa le ore a farsi dei progetti, talmente accurati da prevedere gli imprevisti, ma alla fine ci si mette di nuovo la vita a decidere per te e quando la lasci fare ti regala sempre belle sorprese.

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