sabato, marzo 07, 2015

Parlagli di me

Distanti, forse non solo nello spazio.
La paura di essere di troppo 
Non fa scrivere.
Pro il silenzio, ma la mente lo sa
Quanto dista la felicità.
Mille e uno, pensieri mischiati,
Filtrati, raffinati, ridotti in polvere
Dalla ragione, maledetta,
Sempre pronta ad intromettersi.
Perciò mi rivolgo al destino
Che se ci sei batti un colpo.
Vorrei essere nei suoi, di pensieri,
Parlagli di me.
Al lavoro, mentre guida, 
Quando gira il caffè.
Il mio nome pronunciato per caso
Dalla commessa del supermercato 
dove fa spesa.
Il verde lucido del foulard,
Una canzone per caso passata alla radio.
Un cartellone pubblicitario.
Parlagli di me.
Ricordagli la luna, il mare, il vino.
Un dettaglio di un'immagine 
Simile a me.
Una scarpa in vetrina, 
La domanda di una bambina.
Parlagli di me.
Ch'io non posso, tu fallo per me.
Cosicché non possa passare nemmeno un giorno
Senza che lui non abbia avuto un solo,
Piccolo,
Seppure un lampo,
Ma pur sempre pensiero.
Un sorriso dei suoi,
Di quello a treqquarti,
Per me.
E tu fallo,
Destino,
Parlagli di me.

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