Non rientrava nei piani tutto ciò.
Io volevo solo un passatempo, un motivo in più per andare a lavoro e rendere le mie giornate meno pesanti.
Volevo una cura per le mie ferite che ancora non riescono a riemarginare e che ancora cacciano sangue.
Mi hai curato, mi hai somministrato la dose, mi hai fatto stare bene.
Ma non avevo previsto l'effetto collaterale.
Non c'era il foglietto illustrativo ad avvertirmi di cosa sarebbe potuto succedere.
Quindi eccomi qui, devastata, sconvolta, felice come non mai.
Tu mi sorprendi di continuo, mi gira la testa, lo stomaco è sempre sottosopra.
L'effetto collaterale.
Sei diventato quasi una droga, se ti ho davanti ho bisogno di toccarti, di sfiorarti in qualche modo.
Da quando mi hai baciata la prima volta ho capito che era molto, molto di più.
Io mi sento bene anche quando non ci sei, ma con te, la parola "bene", ha un'accezione differente. Il buono ed il bello che mi dai, fanno di questo "bene" un qualcosa di più.
Non so quanto durerà tutto questo, ma non ci penso, voglio viverti finché ce n'è.
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