Odio le feste, gli auguri ed i regali.
Non ho mai sopportato quei finti buonismi delle persone che durante l'anno sono teste di cavolo, poi a Natale si trasformano tutti in zuccherini smielati. Appiccicosi come quelle caramelle sciolte nelle tasche della nonna.
Ogni fine anno, poi, mi tocca tirare le somme e fare la lista di tutte quelle cose ormai vecchie da gettare fuori dalla finestra, quest'anno saranno un bel mucchio.
Cose e persone su cui metto una pietra sopra, tiro la linea, accartoccio e getto nell'indifferenziato.
Dopo aver compilato la lista eccomi di fronte al tuo nome.
Che me ne faccio di te?
Messo a confronto nessuno regge, cadono tutti.
Senza fare nulla hai spazzato via il resto, come tramontana tra i rami a togliere le foglie secche.
Con te ho superato parecchie barriere personali, non hai idea di quanto bene tu mi faccia.
Il lato migliore di questa sottospecie di "noi"? Nessuno che chieda nulla all'altro. Parlo per me se ti dico che ho provato ad usare tattiche per cercare di trattenerti quando ho capito che la cosa migliore era essere me, nuda di maschere e preconcetti, solamente me stessa, con tutto ciò che vuol dire.
E sei libero di farne l'uso che vuoi.
Ora starai pensando:"perché questa dedizione? ", sai che non so spiegarlo il perché? Ma posso dirti da dove arriva. Una scossa quando la prima volta ti ho guardato negli occhi, un fremito alla pancia la prima volta che la tua foto mi è apparsa sul pc, ancora prima che tu mi scrivessi, il brivido lungo il corpo quando il tuo braccio stringeva i miei fianchi. Ho sempre avuto l'impressione che tu saresti stato mio, presuntuoso forse, ma non ho mai avuto paura di perderti. Per questo non ti chiedo nulla, tu sai quando è il momento giusto, non ho fretta.
Non voglio farti cambiare vita, voglio solo avere un piccolo spazio nella tua. Sono ben consapevole di ciò che sei e di ciò che hai, per questo sai benissimo che l'unica cosa che voglio da te è l'attenzione e nulla più. Poi tutto ciò che sei disposto a donarmi, ma questo lo sai già.
Devi credermi quando te lo dico.
Perché da quando mi hai scritto non c'è stato nemmeno un giorno che non ti abbia pensato, sebbene non te lo faccia capire.
Tutto questo per avvertirti che sei tra le poche cose che scelgo di portarmi nel 2015.
Sempre che tu scelga di esserci.
mercoledì, dicembre 31, 2014
Ti porto con me.
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