E' tutta una questione di scelte.
Si può farlo nelle cose così come nell'amore, anche se a volte si è destinatari piuttosto che mittenti.
Con te così è stato, mi sei piombato addosso ed io ho avuto nemmeno il tempo di pensarci. Ti ho avuto tra i piedi, ci siamo mescolate le anime e poi ognuno è andato per la sua via. Ma quei cavolo di strascichi mi sono rimasti ancora intorno, ti penso maldestramente, inciampo ancora nello scriverti e ci rimango male quando non ricevo una tua risposta. Stiamo parlando di cortesia a questo punto, possibile che ti ripugna così tanto perfino rispondere? Ti resta così difficile pure scrivere quattro lettere da una tastiera. basterebbe poggiarci un secondo le dita e dare vita ad un "ciao", uno "ehi, come va?". Nulla. Ti costa così tanta fatica?
Allora penso che non bisogna per forza essere succubi delle scelte, che in fondo è vero che a volte si è travolti da scelte altrui, ma si può sempre scegliere se restare o andarsene. Ergo la mia scelta, non voglio più aspettare restando ai piedi di una finestra a guardare la tua figura in lontananza, perché so che non arriverai, quindi scelgo di non pensarti, scelgo di cancellarti. 'Che non sempre le scelte si fanno verso qualcuno, di nuovo, scelgo me stessa.
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