Perché quel posto vuoto l'hai lasciato tu.
Io non riesco a riempirlo di altro.
Ci provo, eh, non fraintendermi.
Vado a tentoni come un cieco, provo a far entrare cose, persone, animi, cuori ma niente è pari a te.
Forse dovrà arrivare qualcosa a far restringere il buco, forse qualcosa che invece lo farà espandere.
Intanto quel che trovo non si incastra proprio: troppo piccolo mi sfugge, ci sta largo, non trova appigli e va via; troppo grande preme, dà fastidio e se non prova nemmeno un po' ad adattarsi, va via lo stesso.
Perciò tu.
Non ho troppa scelta sai?
Per questo mi basta rivederti per capire che quel vuoto ha esattamente la tua forma, perché ti vedo sempre, anche da lontano, 'che non riuscirei a riconoscere nessuno, mentre tu no, con te è diverso.
Ti riconoscerei tra mille, perché sei l'incastro perfetto.
Potrei tenermi il vuoto, senza fare troppe storie, si, potrei.
Ma vuoi mettere quando quella sagoma si riempie di te, di tutto ciò che sei?
Vuoi mettere le sensazioni, i brividi che la tua presenza mi regala?
Tanto la forma è ormai quella, finché resta così solo tu puoi restarci.
È proprio questo il posto che tengo caldo per te.
È proprio qui.
Dentro.
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