martedì, marzo 29, 2011
Di nuovo atomi, di nuovo Democrito
Non sto qui a dare lezioni di filosofia, ma ho come l'impressione di non poter fare altrimenti per poter spiegare cosa mi è accaduto. Sono stata in un posto molto comune, in cui vado spesso, ed ho avuto la sensazione viva che ci fosse lui. Era come averlo accanto, percepivo appieno la sua presenza. A distanza di tempo scopro che lui effettivamente c'era ed io non l'ho visto. Ma come potevo immaginare che lui ci fosse? E come spiegare quella sensazione così forte? Per Democrito la natura è formata da atomi in continuo movimento che si mescolano per creare le cose intorno a noi. La percezione che noi abbiamo di qualcosa è dovuta al movimento degli atomi nel vuoto. Ok, non voglio entrare nei particolari di una filosofia cominciata più di duemila anni fa e tantomeno prenderla per vera, però effettivamente riesce a esplicarmi almeno il senso dell'accaduto. Voglio credere che la sensazione provata e che si è riscontrata pienamente nei fatti c'entri qualcosa con gli atomi. Voglio credere che il segno che lasciano le persone nella nostra vita sia indelebile, le riconosceremmo comunque e dovunque. Persone che hanno fatto parte di te ti hanno lasciato un pò di atomi, ed altrettanto hai fatto tu. Questi atomi si muovono tutt'intorno, probabilmente si saranno riconosciuti...
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